Chi siamo
A.C.P. Fondazione Cris Pietrobelli, è nata nel 2012 per accogliere idee, propositi e creazioni...che fino ad allora erano agevolate e sostenute da un nome <Cris Pietrobelli> che per quel momento, spalmato su diversi anni (2003 – 2018) è stato ed è un contenitore, dentro al quale si sono sviluppati diversi intendimenti artistici e anche olistici. Una <perla> in ordine di tempo <Artemediterranea Biennale>, un composto di arte visiva, che si è svolto a Pisa fino a quando gli accadimenti di questo ultimi anni, <la pandemia> verificatisi in tutto il mondo, hanno fermato ogni tipo di manifestazione artistica e culturale.
Oramai veterani dell’arte, considerando i nostri 50 anni di attività svolto sul suolo artistico nazionale, in veste di <organizzatori, galleristi, critici, scrittori, qualcuno di noi dipinge>, dieci anni orsono abbiamo unito amicizia, energie e il nostro sapere fondando questa associazione che desse una unificazione ai nostri interessi culturali.
In un momento incerto come questo, dove le coscienze soffrono, dove l’arte e la cultura vengono sacrificate sull’altare di un <dio oscuro>, noi che amiamo l’arte e la cultura, in qualche modo ci ribelliamo e se non si possono vedere mostre, visitare gallerie, non si può fare arte, esposizioni e manifestazioni, dirigiamo il nostro sguardo su quanto riescono a proporre i social e costruiamo attraverso di essi, mostre e manifestazioni che fanno bene all’anima e mettono quiete ed energia dentro di noi. Alziamo così le nostre difese immunitarie…
<SIPARIO> è una idea espositiva che si stava sviluppando ancor prima che si manifestasse con tutta la sua arroganza e pericolosità questa <epidemia> che ha coinvolto e sconvolto tutto il mondo, mietendo vittime, forse più di una guerra armata.
Abbiamo pensato di non rinunciare all’idea sviluppandola attraverso < vie social>.
Perché <SIPARIO>.
Un omaggio alla forza dell’arte picassiana, all’arte come espressione in tutte le sue dialettiche visive.
La nostra Associazione nel cui grembo nascono manifestazioni artistico culturali sempre avvallate da un pubblico attento e frequentate da artisti soddisfatti della risonanza, oggi propone al mondo dell’arte <Sipario > chiaro omaggio a Picasso, gli artisti partecipanti all’evento, sono chiamati ad affrontare a piacimento il tema <Sipario>, liberi nelle misure e nella scelta dei materiali su cui operare, liberi nella loro chiave di lettura di soggetti su cui lavorare. <Sipario> si appresta a tante interpretazioni, considerando che fa parte di un palcoscenico, ognuno di noi ha dentro di sé un sipario e un palcoscenico sul quale svolge la propria vita. Su entrambi si cela e si svela il mondo dell’artista attraverso il sentire e quindi la costruzione della propria opera. Con questo scenario vogliamo proporre al fruitore una sintesi visiva che fa esplodere insieme diversi linguaggi; la mescolanza, le combinazioni dei punti di vista degli artisti, renderà questa nuova esperienza, nuova non solo per noi ma anche per loro che pur non lasciando le loro iconografie, il loro stile che rappresentano il complesso delle scelte e dei mezzi espressivi, che sono l’impronta del loro vivere l’arte, potranno dare anima al loro “sipario” comunque lo intendano.
<Sipario> da cui abbiamo preso spunto per questo EVENTO è opera maestosa, destinata a fare da «ouverture» a uno degli spettacoli che cambiarono il modo di stare a teatro – quel Parade che sfruttò l’incontro di personalità irripetibili, l’impresario Djagilev, il poeta Apollinaire, lo scrittore Cocteau, il musicista Satie, il danzatore e coreografo Massine, oltre al pittore spagnolo– è anche una prima avvisaglia del ritorno imperioso al classicismo e dell’abbandono della furia iconoclasta di matrice cubista.